special project | l’arte della libertà #Loredana Longo

Casa di Reclusione Calogero di Bona - Ucciardone Palermo, febbraio 2019-febbraio 2020

La pratica artistica come nuova metodologia per generare condivisone e stabilire una connessione tra il carcere e le istituzioni culturali è al centro del progetto L’ARTE DELLA LIBERTÀ, introdotto all’interno della Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone di Palermo, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone.

Lo spazio di una cella coincide con uno spazio vitale negato al carcerato. Il concetto di spazio vitale è ambiguo e assolutamente personale, così come il limite è qualcosa d’immateriale e indescrivibile. Può essere rappresentato da un velo, da un pensiero, da una parola, o da una barriera fisica costituita da veri e propri oggetti che si frappongono fra le persone. Il mio obiettivo è di riuscire con la pratica artistica a creare una serie di lavori che infine svelino le capacità e anche le possibilità intrinseche delle persone con le quali mi relazionerò.
Loredana Longo

 

Il progetto, a cui attualmente partecipano trenta persone, tra detenuti, operatori socio sanitari e operatori museali, e che per la prima volta in Italia coinvolge anche la polizia penitenziaria, utilizza la formula del workshop con l’artista come dispositivo relazionale in grado di migliorare il clima interno e attivare percorsi di cambiamento.

Persone provenienti da mondi diversi, sotto la guida dell’artista Loredana Longo e la supervisione scientifica dello psichiatra Sergio Paderi dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo (ASP), da qualche mese si ritrovano per discutere di arte contemporanea e di libertà, sperimentando differenti linguaggi artistici per dare vita a una nuova rappresentazione del carcere dal volto umano: un racconto corale, una sorta di grande rete in cui mettere in scena con parole, immagini, fotografie e performance l’ambiguità insita nel concetto di libertà.

 

Il workshop, la cui frase manifesto è “Volare per una farfalla non è una scelta” è il primo step di questo ambizioso progetto che, partito a febbraio 2019, andrà avanti fino a febbraio 2020. L’obiettivo è di costruire ponti tra il dentro e il fuori, attraverso differenti azioni che scaturiscono dalla fiducia nel credere che riqualificando esteticamente gli spazi di detenzione e offrendo occasioni di produzione e di fruizione culturale al gruppo di lavoro, sia possibile migliorare la qualità dei rapporti e trasmettere all’esterno un’immagine positiva del carcere.

Oltre al workshop, diversi saranno gli interventi messi in campo in questi mesi: dalla creazione di un nuovo spazio laboratoriale, alla realizzazione di un’opera d’arte site specific di Loredana Longo all’interno del carcere; dalla costruzione di un ricco palinsesto di attività per garantire una formazione continua ai detenuti, introducendo in carcere lezioni di arte contemporanea, invitando esponenti del mondo culturale e sociale a raccontare e far sperimentare la loro pratica (Letizia Battaglia, Stefania Galegati, Marco Mirabile, Ignazio Mortellaro, Giulia Ingarao e Marco Stabile), alle visite guidate nei principali luoghi culturali cittadini (Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Branciforte e Palazzo Butera).

 

Il progetto si concluderà con l’inaugurazione, venerdì 28 febbraio alle ore 18.30 presso Palazzo Branciforte, della mostra ideata da Loredana Longo Quello che rimane, quale risultato finale del progetto L’Arte della Libertà curato da Elisa Fulco e Antonio Leone all’interno della Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone di Palermo. Un diario di bordo che documenta con scritte, disegni e oggetti il processo artistico che ha trasformato l’esperienza del tempo condiviso di trenta persone, tra detenuti, operatori socio sanitari, operatori museali e polizia penitenziaria, in installazioni, video e performance. Le opere, disseminate negli spazi labirintici del Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte e che funzionano come capitoli di una storia attraverso cui rileggere le tappe del progetto, saranno visibili fino al 29 marzo.
> Qui l’invito.

 

 

Sabato 8 febbraio su Alias de “il Manifesto” è stato pubblicato un lungo reportage sul progetto “L’Arte della Libertà” assieme a un video curato da Fabrizio Rostelli.

In occasione dell’esposizione sarà presentato il video documentario curato da Elisa Fulco e Antonio Leone, con la regia di Georgia Palazzolo. A fine mostra sarà pubblicato il libro del progetto (Acrobazie edizioni) con le testimonianze di tutti i partecipanti; il calendario delle attività svolte durante il workshop con Loredana Longo a cui si aggiungeranno quelle con gli artisti ospiti del laboratorio permanente (Stefania Galegati, Marco Mirabile, Ignazio Mortellaro, Sandrine Nicoletta); le lezioni di arte contemporanea in carcere e le visite guidate nei principali musei cittadini.

Loredana Longo è nata nel 1967 a Catania, vive e lavora a Milano. Artista poliedrica e performer, crea installazioni con tecniche diverse: video, fotografia, scultura e scenografia. Per molti anni ha lavorato su un concetto che definisce “Estetica della distruzione”, in cui attraverso un processo di costruzione, distruzione e ricostruzione cerca di superare l’idea del limite e dei condizionamenti familiari e culturali. Dal 2005 realizza una serie di lavori, The Explosions, veri e propri set teatrali in cui recupera filologicamente arredi e orpelli di interni borghesi, per poi farli esplodere ricomponendone simbolicamente i pezzi. Nella serie Floors, la sua attenzione si sposta sull’utilizzo del cemento impoverito nelle costruzioni siciliane denunciandone l’abuso in molti dei lavori che utilizzano pavimenti di cemento con oggetti di recupero al suo interno. Negli ultimi anni il suo lavoro sviluppa temi sociali e politici con performance e installazioni, documentati da video e fotografie. Il suo medium preferito è il fuoco con cui scrive e scava ogni superficie.

MATERIALI STAMPA E IMMAGINI
https://www.dropbox.com/sh/lw294v9ncx2l3or/AACLO3cBQyhRtOdmTeVjDmc2a?dl=0


L’Arte della Libertà
Il progetto “L’Arte della Libertà”, curato da Elisa Fulco e Antonio Leone, è un progetto realizzato nell’ambito delle iniziative in cofinanziamento sostenuto da Fondazione con il Sud e Fondazione Sicilia, che ha come capofila l’Associazione ruber.contemporanea e come partner Associazione acrobazie, la Casa di reclusione Calogero di Bona – Ucciardone di Palermo, l’Azienda Sanitaria di Palermo, con la supervisione scientifica dello psichiatra Sergio Paderi, referente ASP dell’Ucciardone e la Galleria d’arte Moderna di Palermo con la direttrice Antonella Purpura.

Ph: Georgia Palazzolo