Re-territorialización | Performance di Susana Pilar Delahante Matienzo

cuba_invito_susana_pilarRe-territorialización Performance di

Susana Pilar Delahante Matienzo

Palermo 30 ottobre – ore 18:30 ǀ ZAC Zisa Arti Contemporanee

Un progetto di ruber.contemporanea

Performance realizzata nell’ambito della mostra Cuba.Tatuare la Storia

a cura di Diego Sileo e Giacomo Zaza

Susana Pilar Delahante Matienzo (1984) vive e lavora a L’Avana. Le sue fotografie, performance e installazioni esprimono sia le questioni legate alla cultura afrocubana, sia il tema sociale della violenza fisica inflitta alle donne. Sono uno spazio dove manifestare gli impulsi umani e i sintomi traumatici o patologici. Ogni opera rimarca il confronto con una realtà messa in ombra.

Il 30 ottobre 2016 presenta a Palermo Re-territorialización: una performance nella quale indaga, attraverso il suo corpo, il senso di disorientamento individuale o collettivo che implica lo scambio culturale tra colui che accoglie e chi viene accolto: “Durante l’azione – spiega Pilar – scambio i peli pubici con i miei capelli: una performance che mira al recupero del legame con la storia, usi e costumi a prescindere dal luogo in cui il soggetto si trovi”.

L’azione si iscrive all’interno della serie di peformance che l’artista realizza a partire dal 2003 utilizzando il suo corpo come archivio di denuncia. Nelle precedenti azioni Susana Pilar Delahante Matienzo si è concentrata sui conflitti di genere, razza e identità; Re-territorialización vuole soprattutto riflettere sulla ricerca di identità, sullo spostamento fisico, il radicamento e il suo contrario.

Pase, acceso ilimitado, Confrontación, Time based land, Espejo de paciencia, Daugther of Yemen, Efectos paralelos (azione realizzata in Svezia con rifugiati siriani quest’anno e in corso di realizzazione con emigrati cubani), solo per citarne alcune, sono opere direttamente collegate a Re-territorialización. L’azione che presenta a Palermo si lega inoltre ad un’altro tema di centrale interesse per l’Artista: la registrazione della lettura/ricezione del suo corpo, della sua identità afrocubana, nei diversi contesti sociali e territoriali nei quali si trova. Questa riflessione, che nella performance pensata per ZAC diventa azione, messaggio da condividere, è nata durante i suoi viaggi in Islanda, Nord America e Slovenia, dove Susana Pilar Delahante Matienzo ha sperimentato, come lei stessa spiega “i diversi modi in cui viene osservata dall’altro.

Per la performance di Susana Pilar si ringrazia per il sostegno Galleria Continua – San Gimignano, Beijing, Les Muolins, La Habana.